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In Plat. II 241 possiamo leggere «sed eius etiam qua non necessariae cupidines sunt and sed his etiam quae obvia atque occursantia», tenendo conto della distinzione platonica tra desideri “necessari” e “non necessari” (Resp. 558d-559c). Nell’uomo oligarchico, cui si riferisce la prima pericope, i desideri “necessari” controllano sia quelli “non necessari” che le altre due “parti” dell’anima. L’uomo democratico (seconda pericope), invece, è assalito anche dai desideri “non necessari”, cui «obvia» e «occursantia» si riferiscono, secondo Plat. Resp. 561c.
Parole Chiave: Plato Apuleius desideri.
In Plat. II 241 we can read sed eius etiam qua non necessariae cupidines sunt and sed his etiam
quae obvia atque occursantia, taking into account Plato’s distinction between “necessary” and
“unnecessary” desires (Resp. 558d-559c). In the oligarchic man, whom the first pericope refers
to, “necessary” desires control both the “unnecessary” ones and the other two “parts” of the soul.
On the other side, the democratic man (second pericope) is also assailed also by “unnecessary”
desires, which obvia and occursantia refer to, according to Plat. Resp. 561c.
Keywords: Plato Apuleius desires.
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